domenica 16 gennaio 2011

L'uomo verde d'alghe ovvero Baciccin Tribordo

Baciccin calato nella scialuppa e solo in mezzo al mare.....

C'era una volta, in un piccolo Regno affacciato sul mare, un Re disperato.
La sua unica figlia, la Principessa Reale, 
un bel giorno era sparita nel nulla, 
non lasciando alcuna traccia di sè.
Il Re aveva provveduto ad offrire una lauta ricompensa, oltre alla mano della giovane, a chi fosse riuscito a ritrovarla e a riportarla sana e salva nel suo Regno.Tutti i giovani più prestanti si erano impegnati in lunghe ricerche per Terra ma nessuno ancora aveva pensato di cercarla per mare...
"E' troppo pericoloso" dicevano, "non si sa mai cosa può succedere una volta lontani da terra... e se arrivasse una tempesta? Un mostro marino? 
E se il vento ci portasse fuori rotta facendoci perdere nella vastità del mare? No, no, non si può andare per mare a caso cercando qualcuno, in mare si va per pescare, per commerciare su rotte ben conosciute, al limite per combattere contro i nemici, ma così...."
Un capitano esperto in rotte commerciali ed avvezzo all'arte  degli affari però, aveva fiutato un'opportunità per arricchirsi e diventare il futuro sovrano. Decise quindi di avventurarsi per mare con la sua nave in cerca della Principessa.
"La prima cosa da fare è mettere insieme una ciurma!" disse pieno di autorità da comandante.
 Ma cerca di qua, cerca di là, nessun marinaio era disposto ad andare con lui.
Dopo che ebbe cercato e chiesto e girato per tutto il regno, il capitano adocchiò uno strano marinaio: era Baciccin Tribordo.
 Era come sempre molto ubriaco e si trastullava fuori dall'osteria da cui l'avevano buttato fuori per l'ennesima volta. Era tutto fuorchè presentabile.
"Verresti sulla mia nave alla ricerca della Principessa?"
Gli chiese il capitano.
"Perchè no?"
rispose Baciccin 
"Tanto qui non mi fanno più entrare..."
E così Baciccin fu il primo a salire sulla nave, portandosi dietro alcuni marinai che, vedendolo, avevano preso coraggio e avevano deciso di tentare.
Una volta a bordo, Baciccin non faceva, come al solito, che ubriacarsi, dormire e ciondolare sghembo per tutta la nave, senza riuscire a fare nessun lavoro utile...
Gli altri marinai cominciarono a lamentarsi con il capitano e nessuno lo sopportava più.
"Baciccin"
disse un giorno il capitano
"scendi nella scialuppa e và ad esplorare quello scoglio che si vede in lontananza..."

Appena Baciccin fu nella scialuppa, il comandante diede l'ordine di allontanarsi e lo abbandonò, solo, in mezzo al mare.
Se Baciccin si accorse o meno dell'accaduto, ubriaco com'era,  non ci è dato sapere...
Comunque, a bordo della sua scialuppa, si avvicinò allo scoglio indicatogli dal capitano, ancorò la barca e scese a dare un'occhiata.
Sullo scoglio vide una grotta e senza tanto pensare ci entrò dentro.
Era buia e umida e in fondo in fondo, legata con una catena di ferro...stava la Principessa!
"Come hai fatto a trovarmi?"
"Così...., andavo a caccia di polpi..."
rispose Baciccin.
"Allora ti farà piacere sapere che è stato proprio un polpo gigante a rapirmi e ora mi tiene qui prigioniera.
Ma per tre ore al giorno,da polpo si trasforma in triglia, poi in gabbiano e alla fine vola via..."
"Intanto ti sciolgo dalla catena"
disse Baciccin, "poi si vedrà."
Quando il polpo arrivò , Baciccin attese che si trasformasse in triglia e la pescò con la sua rete.
Mentre stava per ucciderla però, si accorse che la triglia si stava già trasformando in gabbiano, così la colpì con un remo impedendogli di volare via. "Grazie mio salvatore!" esclamò la Principessa.
"Voglio donarti questo anello reale per dimostrarti la mia gratitudine." 
Baciccin, che era di poche parole, si mise  l'anello prezioso di diamanti luccianti al mignolo,
prese la Principessa per mano e disse:" Ora ti riporto da tuo padre, andiamo".
Salirono sulla scialuppa e si misero in viaggio...
Dopo un pò scorsero una nave in lontananza: era la nave del capitano che aveva abbandonato Baciccin in mezzo al mare...
La nave si avvicinò e il capitano non credette ai suoi occhi quando vide la Principessa insieme a Baciccin Tribordo.
"Cara Principessa, non vorrete mica dire a vostro padre di essere stata ritrovata da quell'ubriacone poco di buono...Ditegli che sono stato io a ritrovarvi e che lui ha soltanto eseguito i miei ordini..."
La Principessa, poco convinta, gli rispose che avrebbe saputo lei  cosa dire al momento opportuno.
Il capitano, per sentirsi più sicuro, fece ubriacare per bene Baciccin, aspettò che si addormentasse del sonno pesante e senza ritorno causato dal vino e lo gettò in mare....
Arrivati a terra, il Re organizzò una formidabile parata, balli, banchetti e chi più ne ha più ne metta e naturalmente diede per scontato che il valoroso che aveva trovato sua figlia fosse il capitano. 
Il giorno delle nozze, il corteo stava sfilando per il centro del paese quando qualcosa di veramente inquietante accadde:
un essere irriconoscibile, coperto di alghe verdi viscide e melmose , si avvicinava tranquillo verso il corteo spaventando tutti.
Ma aveva qualcosa che brillava di una luce chiara e sfavillante e più si avvicinava , più la luce aumentava.
"Il mio anello!" gridò la Principessa. "E' lui che mi ha salvato, padre. E' lui che mi ha trovato su uno scoglio sperduto, mi ha liberato dalla prigionia e dal terribile mostro che mi teneva incatenata in una orrenda grotta. Io gli ho donato l'anello. 
Lo riconosco!"
A queste parole il Re si rivolse pieno di rabbia al capitano
"Come hai osato prendermi in giro? Pensavi di farla franca e riuscire a sposare mia figlia indegnamente? Per tutto questo sarai punito!" 
Fece salire il capitano sulla piccola scialuppa e lo spedì in mare bandendolo per sempre dal suo Regno.
Baciccin prese il posto del capitano nel corteo nuziale così com'era e si sposò con la Principessa.
Lei bianca come la Luna, lui verde come il Mare.

leggi: Baciccini Tribordo come non amarlo?

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